Detrazione spese funebri
3 mesi fa

Detrazione spese funebri 2025: come funziona e chi può richiederla

La perdita di una persona cara è uno dei momenti più dolorosi da affrontare nella vita. E così, oltre al lutto, spesso ci si trova a dover gestire anche aspetti pratici e burocratici, come l’organizzazione delle esequie. Oltre all’impatto emotivo, infatti, un funerale comporta anche un peso economico non indifferente. Per questo, esiste una forma di sostegno concreta che consiste nella detrazione delle spese funebri. Un’agevolazione fiscale che, se conosciuta e utilizzata correttamente, ti permette di recuperare parte del costo sostenuto per onorare degnamente una persona amata.

Nel 2025, la normativa conferma la possibilità di ottenere questo beneficio. In questo articolo ti spieghiamo in modo chiaro e completo come funziona la detrazione, chi può richiederla, quali spese sono detraibili, come inserirla nella dichiarazione dei redditi e quanto si può effettivamente recuperare.

Il personale di Bologna Servizi Funerari offre un supporto competente per gestire ogni pratica amministrativa, come successioni, reversibilità della pensione, volture e altre pratiche post-mortem. Con la loro guida avrai l’aiuto necessario per seguire procedure, documenti e tempistiche, in un momento delicato come quello del lutto.

Cos’è la detrazione delle spese funebri

Dietro ogni addio, c’è anche un conto da pagare. Ma non tutto è perso.

La detrazione spese funebri è una misura prevista dal fisco italiano per alleggerire il carico economico legato a un evento così delicato. In termini pratici, si tratta della possibilità di detrarre dalle imposte IRPEF dovute dal contribuente una parte delle spese sostenute per il funerale di un congiunto, un parente o anche di una persona non legata da vincoli di sangue, purché tu abbia sostenuto tu stesso la spesa e sia chiaramente in grado di dimostrarlo.

Nel 2025, questa detrazione rimane fissata al 19% di un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso. L’importo massimo detraibile, quindi, è pari a 294,50 euro. Non è molto, ma può rappresentare un piccolo sollievo in un momento difficile. La soglia non varia in base al grado di parentela perché ciò che conta è aver sostenuto il costo.

Spese funebri detraibili
Detrazione spese funebri

Chi può richiedere la detrazione delle spese funebri?

La domanda è quindi legittima: chi ha davvero diritto a questo beneficio?

Nel 2025, può richiedere la detrazione chi ha sostenuto effettivamente la spesa funebre. Non importa se eri il figlio, il nipote, un amico o un convivente della persona defunta perché ciò che conta, agli occhi del fisco, è chi ha pagato. Dal 2015, infatti, viene superato il vincolo di parentela tra chi sostiene la spesa e la persona scomparsa. Con l’articolo articolo 1, comma 954, della Legge di Stabilità 2016, divengono detraibili “le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, per un importo non superiore a euro 1.550 euro”. Questo significa che non serve un grado di parentela specifico.

I requisiti essenziali per ottenere la detrazione delle spese funebri sono:

  • Devi essere tu ad aver sostenuto la spesa (dimostrabile tramite documentazione);
  • Il pagamento deve essere tracciabile (con bonifico, carta, assegno o altra modalità non in contanti);
  • Le spese devono essere riferite a un funerale regolarmente documentato, in Italia o all’estero.

È importante sapere che non puoi portare in detrazione le spese che ti sono state rimborsate (da assicurazioni, fondi, enti pubblici, o simili) ma solo ciò che è stato a tuo effettivo carico può essere recuperato fiscalmente.

Quali spese funebri sono detraibili

Fiori, bare o necrologi: non tutto rientra nella detrazione.

Quando si parla di un funerale, si pensa spesso a una cerimonia che unisce molti elementi – dal trasporto alla sepoltura, dalla preparazione della salma agli adempimenti burocratici. E sebbene ogni dettaglio abbia un suo valore simbolico, non tutte le voci rientrano nelle spese funebri detraibili secondo la normativa fiscale.

La legge distingue tra spese strettamente connesse all’organizzazione e alla realizzazione del funerale, e spese considerate accessorie o collaterali. Solo le prime possono essere portate in detrazione.

Le spese detraibili includono:

  • onoranze funebri e servizi cimiteriali;
  • spese per fiori, corone o addobbi floreali legati al rito funebre;
  • acquisto della bara o dell’urna cineraria;
  • trasporto della salma, anche fuori dal comune di residenza;
  • affitto della camera ardente o sala del commiato;
  • vestizione, composizione e trattamento igienico della salma;
  • cremazione, inumazione e tumulazione;
  • diritti comunali per concessioni cimiteriali.

Non sono invece detraibili:

  • pubblicazione di necrologi successivi al funerale (ad esempio, quelli affissi o diffusi con altri mezzi in occasione dell’anniversario della morte);
  • pranzi o ricevimenti dopo il rito funebre;
  • spese di viaggio sostenute dai familiari per partecipare alla cerimonia.

In altre parole, puoi portare in detrazione solo ciò che è indispensabile per lo svolgimento del funerale e della sepoltura. E per farlo, è essenziale conservare tutti i documenti delle spese funebri, come fatture e ricevute, intestati a te e pagati con mezzi tracciabili.

Cosa si può detrarre delle spese funebri
Detrazioni spese funebri 2025

Come inserire la detrazione nella dichiarazione dei redditi

Ora vediamo come recuperare la spesa tramite il Modello 730 o il Modello Redditi PF, a seconda della tua situazione fiscale.

Dopo aver compiuto ogni passo, raccolto le fatture e sostenuto il costo, arriva il momento di chiedere indietro una parte di quanto speso. Per farlo, devi inserire la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Se utilizzi il modello 730 – comodo per lavoratori dipendenti e pensionati – segui questi passaggi:

  1. Raccogli tutti i documenti: fatture, ricevute, prova di pagamento tracciabile (es. estratto conto, bonifico, ricevuta POS);
  2. Accedi al Modello 730 e compila il Quadro E – Sezione I, ai righi E8-E10, usando il codice 14 (spese funebri);
  3. Inserisci l’importo effettivamente pagato, fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso;
  4. Verifica il 730 precompilato, se lo usi: in alcuni casi le spese possono essere già inserite, ma è tua responsabilità controllarne l’esattezza;
  5. Conserva la documentazione per almeno 5 anni, nel caso l’Agenzia delle Entrate effettui controlli.

Anche nel Modello Redditi PF (ex Unico) il procedimento è simile. La cosa importante è che l’importo sia effettivamente a tuo carico e che i pagamenti siano tracciabili. Per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi, puoi anche avvalerti di un intermediario, che sia un Caf o un professionista di fiducia come un commercialista.

Ricorda che possono partecipare alla detrazione tutti coloro che abbiano contribuito alla spesa, anche nel caso in cui l’intestatario sia uno solo. Sarà sufficiente, da parte tua (se la fattura è intestata a te), inserire una nota sul documento che rechi le quote corrisposte da chi ha pagato le spese funebri. La somma totale da portare in detrazione, però, non cambia: rimane fissata in 1550 euro. Vediamo insieme un esempio di calcolo reale.

Quanto si può detrarre per le spese funebri nel 2025?

Nel 2025, il tetto massimo per la detrazione spese funebri è di 1.550 euro per evento funebre, indipendentemente dal numero di persone che partecipano alla spesa. Su questa cifra si applica una detrazione del 19%, che corrisponde a un massimo di 294,50 euro.

Facciamo un esempio concreto:

  • Hai sostenuto spese funebri per 2.000 euro;
  • Il massimo detraibile rimane comunque 1.550 euro;
  • La detrazione spettante sarà: 550 € × 19% = 294,50 €.

Se il costo è stato diviso tra più persone (ad esempio fratelli o altri familiari), ciascuno potrà detrarre solo la propria quota, a condizione di dimostrare il pagamento effettivo. In ogni caso, la somma detraibile complessiva non potrà mai superare i 294,50 euro per funerale.

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