È una pratica alternativa alla sepoltura e alla cremazione pensata per restituire alla terra i cari defunti.
Il ‘compostaggio umano’ o ‘riduzione naturale organica’ è il procedimento che permette di trasformare i corpi dei defunti in terriccio utilizzabile, a sua volta, come fertilizzante per la natura.
Una pratica più sostenibile rispetto alla tradizionale sepoltura o alla cremazione delle salme che, nel mondo, è autorizzata in Oregon, Colorado, Washington, Vermont, Svezia e, di recente, anche in California.
Ma come si realizza?
Si posiziona la salma in un contenitore di acciaio insieme a paglia, fiori e altri elementi organici. Il tutto viene sigillato e riscaldato e, in circa 30 giorni, si trasforma in terriccio.
Quest’ultimo non solo può essere utilizzato per fertilizzazione di piante e fiori ma può anche essere donato per la cura delle aree naturali protette.
E il costo?
Si aggira tra i 5.100 e i 7.150 euro. La stessa cifra necessaria, negli Stati Uniti, per una sepoltura tradizionale.
Leggi la notizia completa su ilpost.it